mercoledì 24 ottobre 2012

28-12-2011

Quel gran genio di mio zio


Le persone vanno, le emozioni si vivono, le idee restano. E quando l'emozione sposa un'idea, la rende indimenticabile.

Questo modesto scritto cerca di essere un omaggio a un grande, e ai grandi valori che mi ha trasmesso, di cui elenco come promemoria per me e per le generazioni future, un manifesto di tutti i valori che voglio impegnarmi a tramandare e a vivere (le citazioni sono testi più o meno noti di autori diversi, non avrei saputo scrivere di meglio):
  • L'empatia, il relativismo come valore contrapposto agli steccati della tradizione secolare, riconoscere nell'altro “diverso” da noi, un arricchimento invece che un indebolimento o una minaccia...
    “se sei un uomo ce l'hai scritto in faccia, se sei un uomo ce l'hai scritto nel cuore”
  • Il beneficio del dubbio, dell'assenza del dogma, come principio di civiltà matura e di saggezza condivisa...
  • Il desiderio di 'tenere botta', di andare avanti, di vivere un'esistenza “normale” ma al tempo stesso “impresa eccezionale”
  • Il coraggio di essere “i gatti neri, i pessimisti” piuttosto che rassicurarsi vicendevolmente con la favoletta della buona notte
  • L'autoironia, perchè la vita è meravigliosa specialmente se sappiamo scherzare anche sulle nostre sfighe
  • Il non perdersi d'animo, saper “ripartire, certamente non volare, ma viaggiare”
  • La cultura tecnica perchè è “meglio riparare piuttosto che buttare”, perchè “con un cacciavite in mano” si possono veramente “fare miracoli”
  • Il coraggio di essere spregiudicati, perchè “troppo spesso la saggezza è solamente la prudenza più stagnante”
  • Scommettere senza riserva sulle emozioni perchè “è solo la paura che inquina e uccide i sentimenti”
  • Il disprezzo per l'uso delle armi, il disincanto di fronte a bandiere e divise perchè “fu un generale di vent'anni, occhi turchini e giacca uguale” a causare morte e distruzione
  • La solidarietà per chi è più sfortunato, perchè “se non son gigli sono pur sempre vittime di questo mondo”
  • La capacità di sentirsi piccoli di fronte a un universo smisurato e inconcepibilmente grande che si apre “immenso intorno a noi, al di là del limite degli occhi tuoi”
  • Sapere volare “ancora ancor più sù, planando sopra boschi di braccia tese”, sopra il branco, come un “canto libero” che si innalza sui “pensieri della gente, a tutti i suoi retaggi indifferente”
  • Non arrendersi mai, come Nuvolari che “corre se piove, corre dentro il sole, tre più tre per lui fa sempre sette”
  • Essere consci che “Chi comanda non è disposto a fare distinzioni poetiche”, ma che alla fine “Il pensiero come l'oceano, non lo puoi bloccare, non lo puoi recintare”
  • Il coraggio di andare anche controcorrente, certi della propria onestà
    “quello che non ho... sei tu dalla mia parte
    quello che non ho... è di fregarti a carte”
  • Lo stupore davanti all'universo, senza smanie di conquista
    “io non ho bandiere da piantare ma un universo da guardare...”
  • Vivere con intensità vera, fino a quando lo potremo fare
    “Andai nei boschi perché volevo vivere con saggezza e in profondità e succhiare tutto il midollo della vita, sbaragliare tutto ciò che non era vita e non scoprire in punto di morte che non ero vissuto”



E da ultimo ho inserito la poesia che ha interpretato il grande Louis Armstrong poco prima della scomparsa (anche lui a 69 anni) e che ha donato all'umanità come testamento; lui che poco prima di morire aveva detto: "Penso di aver avuto una bella vita. Non ho pregato per ciò che non potevo avere e ho avuto all'incirca tutto ciò che desideravo perché ci ho lavorato"


Che mondo meraviglioso (Louis Armstrong)


Vedo alberi verdi e rose rosse
Le vedo sbocciare per me e per te
E fra me e me penso “che mondo meraviglioso”

Vedo cieli blu e nuvole bianche
Il benedetto giorno luminoso, la sacra notte scura
E fra me e me penso “che mondo meraviglioso“

I colori dell'arcobaleno, così belli nel cielo
Sono anche sui visi della gente che passa
Vedo amici stringersi la mano, chiedendo "come va?"
Stanno davvero dicendo "Ti amo"

Sento bambini che piangono, li vedo crescere
Impareranno molto più di quanto io saprò mai
E fra me e me penso “che mondo meraviglioso“
Sì, fra me e me penso ”che mondo meraviglioso”

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